Stop motori termici dal 2035 e il futuro della mobilità

Sommario

Stop motori termici dal 2035, così dispone la normativa europea, però i moderni motori termici sono sempre meno inquinanti e sempre più efficienti. Infatti, negli ultimi anni, il settore automobilistico ha attraversato una profonda trasformazione tecnologica e normativa. Se da un lato si è assistito a una spinta verso l’elettrificazione, dall’altro i moderni motori termici hanno continuato a evolversi, diventando sempre più efficienti e meno inquinanti. La normativa Euro 7 sulle emissioni, che entrerà in vigore nel 2025, rappresenta un ulteriore passo avanti nella riduzione delle emissioni dei veicoli anche quelli elettrici. Tuttavia, il rallentamento delle vendite di auto elettriche e la recente circolare europea sullo stop motori termici dal 2035 hanno riportato al centro del dibattito il ruolo dei motori termici avanzati. In questo articolo, analizzeremo come queste nuove tecnologie stanno cambiando il panorama automobilistico, quali vantaggi offrono e come si inseriscono nel contesto delle normative sulle emissioni.

L'evoluzione dei motori termici: tecnologia e innovazione

Negli ultimi decenni, i motori a combustione interna hanno subito un profondo rinnovamento tecnologico, con l’obiettivo di ridurre consumi ed emissioni senza compromettere le prestazioni. Tutto questo sembra essere in netto contrasto con l’obiettivo dello stop motori termici.
Tra le principali innovazioni nei moderni motori termici troviamo:

  • Iniezione diretta e sistemi di combustione avanzati: Questi miglioramenti permettono una combustione più efficiente e una riduzione delle emissioni nocive;
  • Turbo e sistemi ibridi leggeri: Il ricorso a turbocompressori di ultima generazione e a sistemi mild hybrid consente di ottimizzare il consumo di carburante, migliorando l’efficienza globale del motore;
  • Materiali leggeri e riduzione degli attriti: L’uso di leghe più leggere e componenti a basso attrito contribuisce a migliorare il rendimento energetico e a ridurre il consumo di carburante;
  • Filtri antiparticolato e catalizzatori evoluti: I moderni sistemi di trattamento dei gas di scarico consentono di abbattere significativamente le emissioni nocive.

 

Grazie a queste innovazioni, i motori termici di ultima generazione offrono un equilibrio ottimale tra efficienza, prestazioni e sostenibilità ambientale.

Stop motori termici, ma i moderni motori sono sempre meno inquinanti e sempre più efficienti.

La normativa Euro 7: nuove regole per le emissioni

La UE ha introdotto il Regolamento (UE) 2024/1257 (Euro 7) con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le emissioni di ossidi di azoto (NOx), particolato e altre sostanze inquinanti. Il regolamento Euro 7 contempla sia i veicoli a combustione interna che i veicoli elettrici. Per un approfondimento ti consiglio di leggere l’articolo sull’Auto Euro 7.
Le nuove regole, che entreranno in vigore dal 1 luglio 2025 per i veicoli leggeri (dal 1 luglio 2027 per quelli pesanti), prevedono:

  • Limiti più severi per le emissioni di NOx e particolato;
  • Maggiori controlli sulle emissioni in condizioni di guida reali (RDE, Real Driving Emissions);
  • Nuovi standard per la durata e l’affidabilità dei sistemi di abbattimento delle emissioni.
  • Un monitoraggio più rigoroso delle emissioni evaporative e dei sistemi di bordo.

 

Queste restrizioni spingono i produttori a sviluppare soluzioni ancora più avanzate per i motori termici che rimangono una scelta competitiva e sostenibile nel mercato automobilistico. Molto probabilmente prima del 2035 uscirà un nuovo regolamento, presumibilmente Euro 8, e in quest’ottica potrebbe lo stop motori termici essere messo in discussione?

Il flop delle auto elettriche: cause e conseguenze

Nonostante la forte spinta politica e mediatica verso la mobilità elettrica e lo stop motori termici, le vendite di auto elettriche hanno raggiunto risultati marginali disattendendo le aspettative previste.
Le ragioni di questo rallentamento sono molteplici:

  • Costo elevato di acquisto: Le auto elettriche restano più costose rispetto alle loro controparti con motore termico, rendendole meno accessibili per molti automobilisti. Non stiamo parlando di confronto tra modelli di case diverse, ma per la medesima auto equipaggiata con tipologie diverse di propulsione. Infatti, un’auto elettrica costa mediamente il 30% in più dell’identico modello con pari allestimento con motore termico;
  • Minore valore residuo dell’usato: Oltre al maggior costo di acquisto, un veicolo elettrico subirà anche una maggiore svalutazione nell’usato anche nel brevissimo periodo. Ciò sarà dovuto all’obsolescenza della tecnologia soggetta ad una rapida evoluzione e alla durata di vita delle batterie. Ad esempio, sono già pronte le batterie agli ioni di sodio che entro i prossimi anni sostituiranno in toto le batterie agli ioni di litio. Quindi i veicoli elettrici venduti fino ad oggi a decine di migliaia di euro con batterie agli ioni di litio o, peggio, al cobalto, quanto varranno tra un paio di anni? Probabilmente molto, molto poco;
  • Infrastrutture di ricarica insufficienti: La rete di colonnine di ricarica è ancora in fase di sviluppo e spesso non è adeguata a supportare una diffusione su larga scala;
  • Difficoltà di installazione di colonnine domestiche: Se non si dispone di uno spazio privato diventa difficile ricaricare a casa un’auto elettrica. Infatti, non è possibile calare dal balcone di casa io cavo elettrico di ricarica. Se si vive in un condominio è necessario effettuare i lavori di installazione dopo aver ricevuto l’autorizzazione dai condomini. Infine, vanno valutati eventuali costi per l’adeguamento del contatore con il proprio fornitore di elettricità;
Stop motori termici, ma le infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche sono ancora carenti
  • Costi di ricarica: In virtù del punto precedente, potrebbe essere possibile ricaricare il veicolo elettrico solo alle colonnine pubbliche. Ciò comporta un costo di ricarica molto più elevato rispetto alla ricarica domestica. In più, se si lascia il veicolo oltre l’avvenuta ricarica potremmo dover pagare un supplemento per l’occupazione dello stallo;
pagamento per la ricarica di un'auto elettrica
  • Autonomia limitata e tempi di ricarica: Nonostante i progressi tecnologici, l’autonomia delle auto elettriche rimane inferiore rispetto a quella dei motori termici. Anche i tempi di ricarica sono ancora troppo elevati rispetto al rifornimento di carburante;
tempi lunghi per ricaricare un'auto elettrica
  • Materie prime e impatto ambientale: L’estrazione e la produzione delle batterie hanno un impatto ambientale significativo. A questo si aggiunge anche il fatto che non tutta l’energia elettrica utilizzata per ricaricare l’auto proviene da fonti sostenibili. Si pone poi il problema dello smaltimento delle batterie. Tutto questo riduce notevolmente e oggettivamente qualsiasi ipotetico vantaggio ambientale di questa tecnologia.

Di conseguenza, molti consumatori stanno rivalutando l’opzione dei moderni motori termici.

Soprattutto in combinazione con sistemi ibridi, che offrono un’ottima alternativa in termini di efficienza e riduzione delle emissioni. A questo proposito ti consiglio di leggere l’articolo sui consigli acquisto auto.
Anche queste considerazioni portano ad una riflessione sullo stop motori termici dal 2035.

Stop motori termici dal 2035: una data definitiva?

La recente decisione dell’Unione Europea di vietare la vendita di nuove auto con motore termico a partire dal 2035 ha suscitato un acceso dibattito tra costruttori, esperti del settore e consumatori.
Le principali questioni sollevate sullo stop motori termici riguardano:

  • L’impatto economico sull’industria automobilistica: Molti produttori stanno investendo miliardi di euro per adeguarsi a questa transizione, ma il cambiamento potrebbe avere ripercussioni occupazionali e industriali;
  • L’effettiva capacità di sostituzione totale del parco auto: Il mercato dell’auto elettrica dovrà crescere esponenzialmente per compensare la mancanza di nuove auto con motori termici. Ciò potrebbe ricollegarsi al punto precedente introducendo nuovi costruttori, in particolare cinesi, nel mercato europeo;
  • Il ruolo dei carburanti alternativi: Biocarburanti e e-fuel (carburanti sinteitici) potrebbero offrire una soluzione intermedia, ma la normativa attuale non prevede eccezioni significative per questi combustibili. A questo proposito è bene ricordare che la normativa europea sullo stop motori termici ha come fine quello di ridurre l’emissione di CO2, che non è un inquinante, per il quale i carburanti sintetici sono stati specificatamente progettati. Ne ho parlato nel mio articolo sui carburanti sintetici;
Stop motori termici: in realtà esistono alternative valide che possono far vivere ancora per molto tempo i motori termici.
  • Veicoli pesanti elettrici: se l’introduzione della tecnologia elettrica può avere un’effettiva applicazione sui veicoli leggeri, incontra insormontabili difficoltà per quelli pesanti. Infatti, il principale problema dell’elettrico è l’eccessivo peso delle batterie anche di quelle più recenti. Infatti, le attuali batterie agli ioni di sodio sono più pesanti di quelle agli ioni di litio. Per poter aumentare l’autonomia devo installare più batterie, ma più batterie metto e più pesante è il veicolo e più si riduce l’autonomia e più aumentano i tempi di ricarica. Se con un’auto si riesce a trovare un compromesso, le cose si complicano se devo muovere un Tir di decine di tonnellate che aumenterebbero esponenzialmente con le batterie. Non credo sia necessario spiegare che è impossibile elettrificare navi e aerei. Quindi, i veicoli che inquinano di più sono esclusi da qualsiasi ipotesi elettrica.

 

L’elettrico rappresenta una svolta epocale, ma molti analisti ritengono che sarà necessario un approccio più flessibile per gestire la transizione senza impatti negativi eccessivi sia economici che ambientali.

Conclusioni: il motore termico ha ancora un futuro

Nonostante le sfide poste dalla transizione ecologica, lo stop motori termici è tutt’altro che imminente. Infatti, grazie agli avanzamenti tecnologici e alle nuove normative, questi propulsori sono diventati più puliti ed efficienti che mai. La normativa Euro 7 rappresenta un ulteriore passo avanti nel controllo delle emissioni, mentre la circolare europea sullo stop ai motori termici dal 2035 solleva ancora molti interrogativi sul futuro della mobilità. Per chi cerca un veicolo efficiente, affidabile e con una rete di rifornimento consolidata, i moderni motori termici restano una scelta valida e conveniente.
Se desideri maggiori informazioni o una consulenza sulla manutenzione del tuo veicolo, la nostra officina è a tua disposizione con servizi specializzati per garantire il massimo delle prestazioni e della sicurezza su strada.

Per qualsiasi domanda o per altre info sullo stop motori termici dal 2035, lascia un commento.

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Andrea Lombardini

Titolare e responsabile officina Service Lombardini

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